Le interviste GitErranti: L’ Arrivo a Capo Nord e il rientro a casa...
Cari Giterranti
Qualche post fa’ avevo intervistato per voi Emanuele Mazzucco in procinto di partire da Roma
in bici e con l’obiettivo di raggiungere Capo Nord.(http://giterrandoblog.blogspot.com/2021/07/le-interviste-giterranti-inseguire-i.html)
Noi di GitErrando lo abbiamo seguito ogni giorno, sicuri che la sua impresa sarebbe stata vincente, e quando è arrivato a toccare il globo che segna il punto più a nord dell’Europa abbiamo gioito insieme a lui.
Ho visto passare sul suo volto milioni di emozioni e durante una telefonata, fatta per complimentarmi della sua Vittoria, è scaturita spontaneamente questa bella intervista che non posso esimermi di condividere con voi.
Buona lettura.
Emanuele, finalmente sei arrivato a Capo Nord, quali emozioni hai provato giungendo a destinazione?
Da quando ho concepito di imbarcarmi in questa impresa ho immaginato l’arrivo a Capo Nord, e mentre lo immaginavo mi emozionavo fino alle lacrime.
Però il giorno che sono arrivato ero stranamente tranquillo, non ho pianto anzi, sentivo dentro di me una calma che non avrei mai immaginato.
Gli ultimi trenta km li ho vissuti come una formalità da espletare, perché oramai ero all’arrivo e non avevo più nulla da dimostrare ne agli altri ne a me stesso.
Quando sono arrivato a destinazione, mi sono guardato intorno: il posto è incredibile, non c’è niente, solo una piazza e un mappamondo ma l’energia che c’è in quel luogo è pazzesca non riesco proprio a descriverla a parole e neanche le fotografie riescono a rendere merito alla bellezza che ho visto, è un posto unico, è veramente la fine del Mondo!
Credevo di trovare il mare in tempesta, e invece mi sono affacciato dal balcone della
piazza e ho visto un mare calmissimo, un posto che mi ha dato una pace e una tranquillità che non immaginavo.Dovevo arrivare in questo posto, con questa modalità di viaggio per poter capire fino in fondo cosa sia la vera pace interiore.
Quali emozioni provi ora che sei in albergo? Cosa provi ad aver completato un impresa come questa?
Aver completato questa impresa mi ha donato una grande calma e tranquillità e forse inconsciamente era proprio questo che cercavo veramente.
E’ un pò come se avessi conquistato un trofeo, perché farsi quasi 5000 Km in bicicletta è un emozione unica che mi ha dato tanta forza e consapevolezza dei miei mezzi.
Ho 43 anni e mi sento di aver compiuto una grande impresa, perché non sono un ciclista professionista e in realtà nemmeno amatore, ho iniziato ad allenarmi in bici tre mesi prima della partenza.
Un giornalista sportivo mi ha scritto in privato definendo la mia impresa l’evento dell’anno, immagino si sia reso conto della difficoltà oggettiva che ho dovuto affrontare e questo per me non solo è incredibile ma mi ha reso ancora più consapevole di me stesso.
Cosa ti ha insegnato questo viaggio?
Mi ha insegnato che se giorno dopo giorno ci si mette d’impegno, in qualsiasi campo, chiunque può raggiungere qualsiasi meta.
Poi ovviamente mi ha dato la consapevolezza che i sogni sono realizzabili e che i grandi progetti bisogna curali, un passo alla volta e sicuramente li vedremo realizzati.
Con l’impegno e la costanza possiamo raggiungere qualsiasi risultato.
Quale messaggio vuoi lanciare ai GitErranti che ci leggono?
Qualsiasi sia il vostro obiettivo, ( ovviamente lecito :-) ) non mollatelo mai, perseverate e portatelo sempre alla conclusione, in un modo o in un altro.
Io ho rischiato tante volte di mollare, all’inizio, a metà strada e anche quasi arrivato a
destinazione, ho avuto momenti difficilissimi, ma ora ripensandoci mi chiedo: se avessi mollato cosa mi sarebbe rimasto? Sicuramente un grandissimo rammarico e rimpianto per tutta la vita.Quindi cari GitErranti non mollate mai, portate a termine i vostri progetti, sempre!
Hai in mente una prossima impresa? E se si quale?
Prima di rispondere a questa domanda devo fare una piccola premessa, non avrei mai pensato che rientrando a casa, mi sarebbero mancati quei giorni di viaggio.Sono rientrato a Roma da 3 giorni e mi manca il viaggio, pensa che durante alcune giornate sono arrivato a maledire ciò che stavo facendo, mi sono chiesto più volte :” ma chi me l’ha fatto fare? Ma perchè? Che senso ha?”
Ma ora che è tutto finito mi manca terribilmente quell’adrenalina giornaliera, quel non sapere dove dormire, cosa mangiare, che tempo avrei trovato.Un’adrenalina che non sopportavo più mentre ero in viaggio ma che ora, incredibilmente, mi manca da impazzire, quindi ho iniziato a pensare ad altre imprese.La prima che mi è venuta in mente è un viaggio più piccolo di quello che ho appena concluso, sempre con la bicicletta vorrei partire da Roma e arrivare a Santiago de Compostela, sono solo 2500 km quindi so che posso farcela tranquillamente, poi andrei verso il sole e non verso il freddo e la pioggia come ho fatto in questa impresa, dove il clima non mi è stato certo alleato.
Poi incontrerei più persone e quindi la solitudine non mi dovrebbe pesare come è successo in questo viaggio.Poi ne ho in mente altri ma ancora non è il caso di parlarne anche se vi posso già anticipare che non saranno in bicicletta e saranno imprese molto “al limite “.
Parlaci delle tue emozioni, ora che sei tornato a casa.
Solo ora mi rendo conto di ciò che ho fatto, è stata un impresa allucinante, una cosa incredibile, assurda, ogni tanto mi vengono in mente dei flash di quando ho maledetto il viaggio, ci sono stati momenti che non volevo sentire nessuno.
Insomma ora rivedo nella mente la mia impresa e sono felice di averla fatta e portata a
termine.Ho capito che la fatica fisica non esiste, non esiste nemmeno la fatica mentale, l’unica cosa che conta è essere alimentati con cibo e acqua in maniera consona e avere una motivazione forte, perché sono le motivazioni che fanno la differenza e quando ci sono quelle, la fatica sparisce, si dissolve non esiste.
Grazie Emanuele, ti ringrazio a nome di tutti i GitErranti, le tue parole sono oro e sono sicura che daranno forza e coraggio a chi in questo momento sta lottando per raggiungere il suo sogno.
Grazie anche perché hai dimostrato a te stesso in primis e poi a tutto il resto del mondo che i sogni oltre a inseguirli abbiamo il dovere di realizzarli.
In bocca al lupo per le tue prossime imprese.
Informazioni
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ʟα ɢıтεяяαптε
Caspita Emanuele bellissima esperienza e grazie per averci lasciato delle parole così importanti BRAVOOOOO👏👏👏
RispondiEliminaGrande Emanuele, che coraggio! Complimenti!!!
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