Castrocucco di Maratea: quando la giusta compagnia e lo splendore della Natura si incontrano...

Cari Giterranti


Le torride temperature d’Agosto si sono abbassate e noi abbiamo un appuntamento
con alcuni amici in un luogo meraviglioso, un luogo che l’anno scorso ci ha incantato e non abbiamo potuto fare a meno di tornarci: Castrocucco di Maratea.

Ci siamo dati appuntamento in una bellissima area camper proprio sul mare il “Riva Riva”. 

I proprietari Valeria e Massimo molto gentilmente, ci hanno permesso di sostare con il camper insieme ai nostri amici che hanno la tenda, facendo un eccezione per noi graditissima.

Raggiungiamo così la nostra meta nel pomeriggio, dopo esserci fermati a godere di un eccezionale pranzo al ristorante la Sorgente, vicino Trecchina.

E’ bello incontrare gli amici di sempre in un posto diverso dal solito, così  veniamo pervasi da un allegria giocosa e montiamo la tenda tra battute di spirito e risate.

 La sera ceniamo tutti assieme e poi, non curanti del vento, andiamo in spiaggia ad ammirare il mare di notte: le onde si innalzano come cavalli impazziti che impennano scuotendo la criniera, ma grazie al vento il cielo è pulito e le stelle risplendono potenti in un manto nero poco inquinato dalle luci elettriche.

La mattina dopo il mare è calmo, respiro a pieni polmoni l’aria salmastra e mi guardo attorno,


la bellezza del luogo mi invade e mi dona felicità e serenità; credetemi è impossibile non farsi coinvolgere da quella meravigliosa vista. 

Passiamo una splendida giornata di mare, i bambini giocano e si divertono e noi adulti  non riusciamo a stare lontani dall’acqua limpida, calda, molto salata e rigenerante.

Sarà una mia impressione, ma la sera  la mia pelle è più liscia e il mio corpo più magro, inizio a pensare che l’acqua di mare di Castrocucco di Maratea sia magica.

I giorni scorrono tra colazioni con i bomboloni del chiosco del Riva Riva, pranzi frugali in allegria, pomeriggi pieni di mare, birra gelata, patatine e cene indimenticabili.

Ed è proprio delle cene che voglio parlarvi, di quando il sole tramontando dipinge il cielo di un colore che strugge l’anima e il Bertocci (uno dei nostri amici di Monterotondo) viene invaso dallo spirito di Masterchef e inizia a dirigerci tutti come se fossimo in una grande cucina di un ristorante stellato invece che nell’area camper del Riva Riva.


Così in un attimo, Massimo e Francesco iniziano a pulire le cozze, Simona e Federica

apparecchiano e io spadello la mia famosissima ratatouille, accompagnamento perfetto per ogni tipo di piatto.

E dopo uno spaghetto allo scoglio e un gambero in guazzetto accompagnato da un immancabile vino casereccio, si innalzano al cielo canti stonati accompagnati superbamente da Francesco che tenta in ogni modo di farci andare a tempo.

Ma lo sappiamo, in vacanza il tempo non esiste e i ricordi si accalcano nella nostra mente in maniera diversa, come fotogrammi che sfumano l’uno sull’altro...Così sopra l’immagine di questa cena c’è anche il viso di Silvia ( la nostra vicina di piazzola) che ci offre un vassoio di salsicce cotte alla brace,  il suono della sua splendida voce che canta Mercedes-Benz di Janis Joplin in maniera impeccabile risuona ancora dentro la mia testa mentre nella gola sento esplodere il sapore della buona birra gelata che il suo compagno ci ha offerto.

Lo so che sono momenti diversi, giorni diversi, ma l’atmosfera magica è la stessa, è come se in quel luogo così immerso nella natura si fosse risvegliato dentro di noi qualcosa di ancestrale, quell’energia di quando l’essere umano viveva serenamente il presente senza pensare a null’altro che a procurarsi un riparo e un pò di cibo, quando la condivisione era ovvia e normale, quando non esisteva la televisione a riempire i nostri silenzi e a ottenebrare le nostre menti ma c’erano le persone con i propri racconti, la propria personalità, il proprio vissuto.

E’ con questa magica energia che ci siamo recati una sera a mangiare alla Merenderia a Maratea, e a mio avviso proprio in quel luogo è accaduta la magia più bella.

Anche se non abbiamo prenotato fortunatamente troviamo posto per fare un aperitivo, Johanna gentilissima ci sistema il tavolo lungo un vicoletto vicino al suo locale, un posto suggestivo perché alle pareti ci sono bellissimi quadri dipinti da un pittore del luogo, Ferdinando Tasca che è seduto silenziosamente davanti al suo negozio.

Siamo sei adulti e due bambini per nulla silenziosi, mentre aspettiamo che Johanna ci porti ciò che abbiamo ordinato, chiacchieriamo a voce alta sulla bravura del pittore, sulla meraviglia del luogo, sull’intensa emozione che ci provoca la bellezza, e quando in tavola arrivano le brocche di vino casereccio e il tagliere di prodotti tipici anche le nostre papille gustative non possono fare a meno di gioire.

Ferdinando ci osserva dalla sua sedia; noto nel suo sguardo un riflesso di antichi pensieri, stralci di momenti vissuti forse? Non so, ma ad un certo punto sentendo che Francesco è un chitarrista gli consegna fra le mani una vecchia chitarra polverosa.

 il cibo è in tavola e

Francesco non può suonare e mangiare nello stesso momento, così riconsegna la chitarra a Ferdinando il quale inizia ad intonare canti antichi Lucani, conosciute canzoni Napoletane e stornelli Romaneschi facendoci cantare gioiosamente.

La temperatura è piacevole, il cibo è buonissimo, la musica coinvolgente, la nostra esuberanza alle stelle e le persone iniziano ad affacciarsi dalle finestre, a scendere nel vicoletto a cantare con noi.

Senza che nessuno l’abbia organizzata, la nostra cena si trasforma in una piccola festa dove spontaneamente si condivide ciò che sia ha, che sia un bicchiere di vino, un piatto di fagioli con la ‘nduja o una canzone.


“Sono anni che non succedeva una cosa così qui a Maratea, prima era quasi all’ordine del giorno.” Ci confessa la signora Rita con le guance rosse e gli occhi lucenti dopo aver cantato a squarciagola il  famosissimo brano di Adriano Celentano “Azzurro”.

“Sono due anni che Ferdinando non tocca la chitarra, è un piacere rivederlo pieno di vita e sorridente” sussurra un suo amico al nostro tavolo, con gli occhi pieni di gratitudine e speranza.

I nostri sorrisi sono eloquenti, anche noi siamo sorpresi dalla piega presa da questa serata, i bambini giocano gioiosi e ovviamente, come solo loro sanno fare, spontaneamente ballano, portando anche noi ad alzarci dalle sedie e a muovere i nostri corpi a ritmo della musica.

Johanna e il suo compagno sono sorpresi quanto noi, ci


rivelano che in questa estate vissuta tra turisti nevrotici e intristiti da una pandemia che oramai sta durando da troppo tempo hanno vissuto purtroppo alcuni episodi piuttosto negativi, ma che la gioia di questa serata, il vedere il quartiere unito e il constatare che anche gli altri avventori si stanno divertendo, li ripaga di qualsiasi momento brutto passato.

Quando spontaneamente le energie si tranquillizzano, la festa si calma e le nostre pance  sono piene, torniamo sorridenti e felici al nostro accampamento, sicuri di aver lasciato nei cuori delle persone un pochino di magia.

Il giorno dopo ci svegliamo e molti camper sono in partenza e avere la consapevolezza che la nostra vacanza non è ancora finita ci rincuora.

Il Mare e la spiaggia deserti sono bellissimi, il chiosco del Riva Riva diventa ogni giorno un pochino più nostro, Valeria e Massimo hanno più tempo libero così possiamo conoscere meglio questi due sognatori che hanno un figlio, Rodolfo, davvero sveglio e in gamba e uno staff di ragazze simpatiche e piene di vita.

Il tempo inizia a dilatarsi, il paesaggio sembra cambiato, la fresca brezza di fine estate ci sussurra di riposare,

di rigenerarci, di goderci ogni attimo di questo paradiso, e quando inesorabilmente arriva il momento dei saluti, l’unica consolazione è la consapevolezza che il prossimo anno saremo di nuovo qui, al Riva Riva, magari a fine agosto, proprio per goderci ancora di più momenti di tempo sospeso, tranquillo, rigenerante e prezioso.

Prima di partire però ho la necessità di tornare a guardare il mare, quell’ultimo sguardo, quell’attimo di eterna mutevolezza mi penetra in ogni cellula e si fissa indelebile nella mia mente.


“Ci vediamo il prossimo anno” sussurro al vento, e mentre torno al camper con passo lento e rassegnato, un gabbiano passa veloce sopra la mia testa e sembra salutarmi con il suo garrito.








Informazioni

Riva Riva area sosta camper: 

Via del mare, 85046 Castrocucco di Maratea (Pz)

Telefono: 377 347 2852

Ristorante la Sorgente 3 

Contrada Parrutta, Trecchina, 85049 (Pz)

Telefono: 0973 826097

La Merenderia

Traversa dietro l’Annunziata 85046 Maratea 

Telefono: 377 591 6261







Commenti

  1. Che magia!! Grazie attraverso i tuoi occhi ho visto e goduto le sensazioni ed il profumo del mare e dei cuori gioiosi. Portare gioia al mondo è il compito più importante in questo momento grigio. Si grigio ma anche pieno di porte da spalancare!!!!

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    1. Chiunque tu sia....grazie per queste belle parole...continua a seguirci e viaggia con noi...un abbraccio

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