Il Lago dell’Accesa e il suo Mago...

Cari Giterranti

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C’è un lago in Toscana,  tra Follonica e Massa Marittima che ha qualcosa di speciale, sicuramente è un luogo magico e come ogni luogo energetico che si rispetti ha la sua leggenda e il suo Mago.

Si narra che il 26 luglio 1218, nel giorno della festività di Sant’Anna, alcuni contadini sotto l’ordine del padrone delle terre trebbiarono il grano invece di riposare, come vorrebbe il precetto cristiano, pena lo sprofondamento all’Inferno.

I contadini lavoravano impauriti cercando di non pensare alla festa non rispettata, ma verso mezzogiorno il cielo divenne nero di nuvole e in lontananza arrivò un cavaliere vestito di nero su un cavallo nero che si fermò davanti ai braccianti:” Oh voi che lavorate il grano, non sapete che oggi è il giorno di Sant’Anna ed è fatto divieto di lavorare?” 

I contadini impauriti iniziarono a tremare e non riuscirono a dire alcunché a loro discolpa, così il

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cavaliere alzò un braccio al cielo e immediatamente si scatenò un fortissimo temporale e la terra iniziò a spaccarsi.

In pochi minuti il podere, le terre, i braccianti e gli animali furono inghiottiti, lasciando una grande e profonda voragine che fu riempita d’acqua in poche ore grazie  alla pioggia torrenziale.

Da allora si narra che ogni notte del 26 Luglio si possono sentire ancora  le urla delle persone e i latrati degli animali.

In un luogo così non potevano che abitarci una stirpe di maghi che si tramandano i poteri, in linea maschile, da generazione a generazione.

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Sopra la collina che sovrasta il lago c'è un podere isolato dove vive il Sili, chiamato comunemente il mago del lago dell'Accesa che, come suo padre prima di lui e forse suo nonno, aiuta le persone tramite la magia.

Pare che questi poteri gli derivino dal padre che, subito dopo il dopoguerra, diventò famoso tra le persone di Follonica e Massa Marittima per le sue doti di veggente.

Quando ero piccola non era insolito per me sentire le persone parlare dei propri problemi, finendo sempre con la solita frase:" mi sa che devo andare dal Sili per farmi togliere il malocchio."

Sono una persona curiosa e quindi appena ne ho avuto la possibilità  sono andata anche io dal Sili, più per curiosità che per altro, ma sono uscita dal suo studio profondamente colpita.

Sono andata alle sei di mattina perché mi avevano detto che ci sarebbe stata fila,ma non pensavo di trovare persone da tutta Italia dormire in macchina per essere i primi a parlare col mago.

Sono arrivata alle 6.00 ed ero la dodicesima.

Appena entrata nel suo studio sono stata accolta da un caloroso sorriso stampato nel viso di un ottantenne qualunque, con le mani callose dall'uso continuo della zappa e un abbronzatura da uomo di campagna.

I suoi occhi però erano vitali e brillanti  come quelli di un ventenne e guardandoli mi sono sentita subito a mio agio.

Mi ha chiesto il nome e poi, riempendo un piatto fondo e perfettamente bianco di acqua, ha iniziato a far cadere delle goccioline di olio d'oliva dentro il piatto.

Senza volerlo ho trattenuto il respiro, fissando il viso rugoso di quell'uomo particolare.

Ebbene, quando ha iniziato a parlare, sono rimasta a bocca aperta, sembrava che stesse leggendo il libro dei fatti salienti della mia vita, poi è passato a parlarmi del mio futuro, dando risposta ad alcune mie preoccupazioni, senza che io le esternassi.

Alla fine ha borbottato alcune parole, mi ha spuzzato dell'acqua in faccia e mi ha detto di stare tranquilla che quello che c'era da fare lui l'aveva fatto e che avrei visto dei cambiamenti positivi appena uscita dalla sua stanza.

Ci siamo salutati con una stretta di mano e un sorriso e poi, mentre stavo uscendo mi ha detto:    " vai e porta il sole a chiunque."

Sono stata giorni a rimuginare su questo accadimento, e ora a distanza di anni posso affermare

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che ogni cosa che il Sili mi ha detto si è puntualmente verificata.

In quei giorni “post Sili” però, come al mio solito iniziai a cercare informazioni sul luogo, e scoprii che  intorno al lago, sono stati ritrovati resti di insediamenti Etruschi, case, tombe, e aree di attività metallurgica.

Chissà se l’energia magica di quel popolo particolare ancora permea quella terra regalando poteri a chi ci abita, a me piace pensare che sia così.


Informazioni 

Sili Mario località Aronna Nuova - Valpiana.

Lago dell’Accesa: località Valpiana ( Massa Marittima)

Parco Archeologico Lago dell’Accesa, ingresso gratuito 


ʟα ɢıтεяяαптε.







Commenti

  1. La metallurgia era considerata un'arte sacra, divina con valenze negative però in quanto provenivano da società nomadi mentre la metallurgia (vedi Efesto nella cultura greca e Tubalkaim in quella ebraica) si sviluppò nelle città stato.

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