GitErrando nella Mitologia: La Dea Brigid e la Candelora

Cari Giterranti

Mi sono sempre lasciata affascinare dall’Irlanda, dalle sue leggende, dai suoi miti, dal suo “Piccolo Popolo”, ed è proprio leggendo di Fate ed Elfi, di feste magiche e Dee che ho conosciuto

Dea Brigid
By Enrica Cantarini

la Dea Brigid e ho capito il significato di Imbolc, che per noi è la Candelora.

Quando ero piccola mi ricordo che mia nonna soleva ripetermi: “Alla Candelora dall’inverno siamo fora, ma se piove o tira vento nell’inverno siamo dentro”, e io non capivo perché questa filastrocca dicesse che eravamo fuori dall’inverno quando di fatto la primavera entra il 21 Marzo, ma l’ho capito studiando l’antica religione, quella pre-cristiana, che rispetta  i cicli della luna, della natura e delle energie ad essa connesse.

Nell’antica Religione il 1 Novembre (Samhain) era l’inizio dell’anno, Yule ( 21 Dicembre) era il Solstizio d’Inverno e Imbolc ovvero la Candelora ( 31 gennaio - 2 Febbraio) era l’inizio della primavera e sapete perché? Perché in questi giorni tra il 31 gennaio e il due Febbraio gli antichi vedevano sbucare dalla neve un fiore forte e bellissimo, il Bucaneve, le giornate erano palesemente più lunghe rispetto a Gennaio, e nonostante il freddo intenso, la vita veniva


affermata proprio grazie a questo piccolo e caparbio fiore che con grande forza di volontà riesce a bucare la terra e il ghiaccio per riportare speranza a chi ha gli occhi per vedere e il cuore per apprezzare.

In questa porzione di ruota dell’anno, in Irlanda veniva venerata la Dea Brigid, chiamata la Dea dal triplice fuoco, quello della Fucina, quello dell’ispirazione artistica e quello dell’energia guaritrice, arti queste che erano ritenute sacre, e che stavano alla base della tradizione magica e dei riti delle popolazioni di allora.

Dea Brigid GitErrando blog
By Enrica Cantarini

In lei scorreva la forza del fuoco ma anche la bellezza e l’armonia artistica unita appunto all’energia guaritrice, esattamente le stesse caratteristiche del Bucaneve, che deve avere la forza del fuoco per rompere il ghiaccio e mostrare la sua bellezza armonica  ma anche curatrice, visto che ha proprietà antibatteriche, antireumatiche e molte altre.

Brigid quindi era di fatto la Dea protettrice delle tradizioni ancestrali, di quei rituali tramandati da secoli che segnavano l’inizio di una nuova fase dell’anno, la primavera.

Gli oggetti sacri a Bigid sono la coppa, la ruota del filatoio e lo specchio.

La coppa simboleggia, come sappiamo, l’utero della Dea da cui ogni cosa nasce, e guarda caso Imbolc in celtico, significa proprio “nel grembo”, poiché faceva riferimento all’imminente nascita degli agnellini che avrebbero portato con se una nuova fonte di cibo per tutti, il latte.

La ruota del filatoio invece rappresenta la ruota dell’anno ma anche la ruota della vita, dove il centro risiede nel cosmo e il suo ruotare è dovuto al fato ma anche alle azioni di noi umani. 

Lo specchio è lo strumento di divinazione tra i più antichi, le sacerdotesse erano solite specchiarsi in catini d’acqua per divinare e poi, nel tempo, anche in specchi veri e propri.

Specchiarsi significa quindi accedere ad un possibile futuro e ad altri mondi, e solo persone dal cuore puro e iniziati all’antica arte ne hanno la chiave.

Così chi vuole scoprire i segreti della vita si deve purificare e il momento migliore per farlo è


proprio il periodo di Imbolc, e la Dea più appropriata da invocare è proprio Brigid che con la forza purificatrice del fuoco ma anche quella dell’acqua, visto che a lei sono consacrate fonti curative, ci può aiutare a raggiungere la giusta condizione per accedere alla conoscenza.

Proprio perché di lei si dice che sia la Dea del fuoco perenne e la Dea delle acque curative, la leggenda vuole che fosse  la Signora del Lago che forgiò Excalibur, la spada di Re Artù, ed ecco perché nei riti di Imbolc, (Candelora per noi), sono presenti sia la luce delle candele sia la purificazione con acqua di fonte.

By Erica Cantarini

I suoi animali sacri sono il serpente, simbolo di rigenerazione ma anche di sapienza ancestrale ( vedi Tanit per esempio),  la mucca che incarna la femminilità, la fertilità
 e l’abbondanza e la protezione, la pecora che simboleggia la dolcezza, il lupo che simboleggia l’accudimento ma anche la protezione verso la prole e il cigno, simbolo di bellezza e di purezza.

A Brigid si rivolgevano le partorienti, ma anche chi desiderava avere protezione per la nascita felice di nuovi progetti o di nuove relazioni.

Quando il cattolicesimo diventò la religione predominante in Irlanda, non potè cancellare nei cuori degli Irlandesi la Dea Brigid, così la trasformò in Santa Brigida, patrona delle arti e della guarigione, colei che diviene la levatrice di Gesù.

Ed Ecco che i suoi ancestrali riti diventano la festa delle Candele, poiché in questo giorno si benedicono le candele per portare la luce non solo nel buio dell’inverno ma anche nel buio dell’anima.

Per quanto il rito della Candelora, in chiesa, possa essere bello e coinvolgente, io preferisco i riti pre-cristiani, perché li sento più affini al mio sentire e più vicini alla natura.

Il fuoco diventa l’energia maschile, il Dio che feconda la Dea, l’energia maschile e quella


femminile che si incontrano per creare la vita.

In questi giorni è indicato fare raccoglimento, osservare la natura e i suoi cicli, vedere come le piante piano piano si preparano al risveglio, ringraziare il sole che scalda sempre di più la terra e  la pioggia che la nutre.

Visto che è il periodo giusto per purificare e purificarsi, iniziamo dalla nostra casa, così da scacciare le energie ristagnanti dell’inverno.

Puliamo a fondo ovunque, lucidiamo i lampadari, laviamo le tende, togliamo la polvere da sopra i mobili in alto, spazziamo i pavimenti con il sale fino e col rosmarino, affichè la nostra casa sia pronta a ricevere nuova energia.

Le candele bianche vanno messe in ogni stanza che deve essere purificata con incenso possibilmente alla verbena.

Un gesto molto bello in questi giorni è quello di piantare in un vaso semi che sbocceranno in primavera, dedicandoli a Brigid per connettersi così alla sua energia creatrice.

Visto che Brigid è anche la Dea della guarigione, consacrate a lei le erbe curative e i medicinali affinché facciano effetto più velocemente.

Per purificare il nostro corpo eseguire dei bagni con miele d’arancio, verbena, un quarzo ialino e un’ambra, meglio se in un luogo illuminato da candele e con l’incenso di verbena acceso.

Per il giorno della Candelora, tenete sempre una candela bianca accesa e pensate alla luce che dissipa il buio e alla rinascita interiore, se volete, concentratevi anche su un nuovo progetto che prende forma, la luce della Dea Brigit vi aiuterà.


Informazioni

I disegni di questo articolo sono stati realizzati da Enrica Cantarini che potete trovare su Instagram a : Instagram@_3rrecaa_

Musica Consigliata Brigid di Francesco Mascio che potete ascoltare cliccando su questo link: https://youtu.be/WlGw-La5urM


ʟα ɢıтεяяαптε




 









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