GitErrando nella Mitologia: Medusa la Gorgone.

 Cari Giterranti 

Caravaggio l’ha dipinta, il Bernini l’ha scolpita, Esiodo ne ha scritto per primo, Omero l’ha posta nell’Ade, ma cosa c’è dietro il mito di questa bella e terribile Gorgone?

Sin da quando frequentavo il liceo, la storia di certi Miti non mi ha mai convinto, mi chiedevo 


perché gli eroi erano sempre uomini e le donne sempre delle streghe tremende, dei mostri assassini o delle infide affabulatrici. Da grande mi sono ritrovata spesso a rileggere, con piacere, la storia di alcuni miti e ogni volta trovavo una nota stonata, qualcosa di non detto, e così, come per Circe, anche per Medusa ho iniziato a provare una certa simpatia, fino a quando non è diventata una vera e propria ossessione.

Ho fatto ricerche, ho letto varie versioni della storia, ma  ci sono due eventi che non cambiano mai, ovvero il rapporto con Poseidone e l’ira di Athena.

Anche Dante parla di lei nel nono canto dell’Inferno, e invita i lettori a scorgere, dietro il suo mito, un insegnamento.

Ma vediamo in dettaglio:


Nella sua Teogonia,  Esiodo ( VIII secolo a.C.)
, racconta che Medusa era figlia di Forco e Ceto (due divinità marine), e sorella di Eurialo e Steno anche loro Gorgoni. Vivevano ai confini del mondo, nell’oceano delle Esperidi. La cosa particolare era che, mentre le sorelle erano immortali, Medusa invece era mortale, ma il perché lei  fosse diversa dalle sorelle il caro Esiodo non ce lo scrive.

Nella Metamorfosi di Ovidio( 43 .aC. 18 d.C.) invece troviamo una versione più ampia della storia. Medusa era originariamente una bellissima fanciulla, la sua bellezza affascinò anche Poseidone il quale la violentò nel tempio di Athena, profanando così un luogo sacro. Athena oltraggiata da questo disdicevole atto, trovò vendetta trasformando i capelli di Medusa in serpenti e il suo sguardo in mortifero, chiunque la guardava, infatti, si trasformava in pietra.

Un’ ulteriore versione, parla di una bellissima donna che per sfuggire alle insidie continue da parte degli uomini si votò al culto di Athena diventando la sua più fedele sacerdotessa, ma Poseidone, infatuatosi della sua bellezza, la avvicinò con l’inganno e la violentò nel Tempio. Athena furente per l’oltraggio subito e per la profanazione del suo luogo sacro, trasformò Medusa in una Gorgone.

Non solo, inviò poi Perseo a decapitarla, suggerendogli il modo di ucciderla e donandogli uno scudo specchio.

Ditemi la verità, ma questa storia non fa arricciare il naso anche a voi? Mi sarei aspettata l’ira furente di Athena verso suo fratello Poseidone, mi sarei aspettata che prendesse la parti della sua sacerdotessa, ma mai e poi mai avrei pensato che fosse giusto che Athena punisse la vittima di un’atroce violenza.

Qualcuno di voi potrà pensare che erano altri tempi, dove il maschilismo imperversava, ma  non succede la stessa cosa anche oggi?

Quante volte sentiamo giudizi assurdi sulle vittime di violenza? “ lo ha provocato”, “certo che


vestita a quella maniera se l’è cercata”, “se dai confidenza a uno sconosciuto poi è questo che accade”, e spesso purtroppo, a dare queste sentenze sono proprio le donne.

Quando ho realizzato questo parallelismo sono rimasta incredula; ci hanno plasmato per secoli tramite queste storie fino a farci pensare che le sbagliate, i mostri, le streghe siamo sempre e comunque noi donne, ce lo hanno talmente inculcato in testa che inconsapevolmente continuiamo a perpetrare questi miti.

La vittima di violenza quindi viene trasformata in mostro, intoccabile e fuoriosa è colei che provoca terrore e repulsione negli uomini, e se per caso qualcuno osa guardarla negli occhi muore pietrificato.


Non è ciò che succede anche oggi? Spesso la stampa giustifica i carnefici, cercando di trovare continui difetti e défaillance alle vittime, e purtroppo donne e uomini privi di pensiero critico ne ripetono l’assurda litanìa, trasformando così le vittime in mostri subdoli e perversi che con l’inganno seducono i poveri carnefici, che di fatto sono indotti a fare violenza.

Trasformata in un mostro, è ovvio che la vittima sia piena di rabbia e rancore, e ancora più ovvio che diventi intoccabile. Diciamoci la verità se a voi fosse stato riservato un trattamento del genere, quanto ancora vi fidereste del genere umano? 

 Medusa  è una vittima di violenza ingiustamente punita, è una donna che aveva come unica “colpa”  una bellezza talmente grande da sedurre involontariamente un Dio e suscitare l’invidia di Athena. Questa è l’unica spiegazione che riesco a darmi del comportamento di Athena: l’invidia verso un’altra donna che, nonostante fosse umana, era bella come una Dea.

Ma questo mito si presta a innumerevoli interpretazioni e voglio suggerirne una più positiva:


Medusa  significa guardiana e protettrice, e guarda caso ha la testa piena di serpenti, che erano simbolo, in età precristiana, di saggezza.

Secondo Marija Gimbutas, la presenza della Gorgone risalirebbe  ad almeno 6000 anni fa e sarebbe una rappresentazione della Dea serpente della quale già abbiamo parlato in un precedente articolo.

Se  Medusa è una delle rappresentazioni della Dea Serpente, allora possiamo ben affermare che è anche il volto oscuro e potente della Dea Athena.

Medusa è la guardiana del tempio di Athena che viene profanato, così alla Dea non resta che ricorrere all’energia terribile del femminino sacro per poter tornare in possesso di quel potere che Poseidone, con il suo atto, le ha rubato.

Atena poi ordina l’uccisione di Medusa, ma lo fa solo per agevolare un processo mistico di morte e rinascita.

Athena sacrifica in maniera simbolica la parte più oscura e potente di se stessa per poter


rinascere e portare la sua coscienza a un livello più alto.

La testa di Medusa infatti, verrà incorporato da Athena nello scudo che  porterà sempre con se in battaglia, accogliendo e sottomettendo così la sua parte ombra che non abbandonerà mai e che si trasformerà in  una funzione di protezione.

Ecco, queste sono alcune della interpretazioni che possiamo dare a questo Mito, siete sorpresi? Non vi aspettavate queste letture trasversali? Nemmeno io ma vi assicuro che scoprirle è stato un viaggio potente che mi porterò dietro ancora per molto.

A presto, e mi raccomando GitErrate sempre in ogni modo, e se qualcosa non vi torna o stuzzica la vostra curiosità, approfondite sempre l’argomento e difendete  il vostro pensiero critico

Lacio Drom.


Informazioni

Vi consiglio la lettura del libro di Hanna Lynn :“ Il segreto di Medusa”


ʟα ɢıтεяяαптε






Commenti

Post popolari in questo blog

GitErrando tre le Astrochakrazioni di Novembre 2023

GitErrando nelle Astrochakrazioni di Ottobre 2023

Il Lago dell’Accesa e il suo Mago...